Alla scoperta dei segreti dello zaffiro, la pietra di settembre
Bentornati al nostro appuntamento con le pietre più belle utilizzate in gioielleria! Anche oggi vorremmo approfittare di questo spazio per illustrarvi le caratteristiche e le curiosità di una delle pietre preziose più famose al mondo proprio come abbiamo già fatto con l’acquamarina e il corallo. A settembre non potevamo che parlare della pietra associata a questo mese: lo zaffiro.
Lo zaffiro, grazie alle sue intense sfumature blu e la sua incredibile brillantezza, viene da molti considerato come la pietra preziosa colorata per eccellenza; non è certo un caso, se esso viene utilizzato per la creazione di alcuni dei più preziosi gioielli che si possano trovare nelle vetrine di una gioielleria.
Nel corso della sua storia, la famiglia Rampoldi ha lavorato con dei bellissimi esemplari di zaffiro e oggi vorremmo condividere tutto quello che abbiamo imparato in questi anni con voi. Se siete curiosi di scoprire quali misteri e proprietà benefiche si nascondono dietro il blu di questa pietra tanto amata dalle famiglie reali di tutto il mondo, non vi resta che continuare a leggere!
Da dove viene un colore così intenso? Le risposte della chimica
Come sempre, dobbiamo dire grazie alla chimica per la possibilità di ammirare una pietra tanto bella come lo zaffiro. In termini scientifici, infatti, si tratta di un particolare ossido di alluminio noto come corindone che a seconda della presenza al suo interno di impurità di diversa natura presenta una colorazione differente. Forse non tutti lo sanno, ma anche il rubino – la pietra rossa per eccellenza – è una varietà di corindone proprio come lo zaffiro!
Ma da cosa è causata la tipica colorazione tra il blu e l’azzurro tipica dello zaffiro? A dare vita alle magiche sfumature di questa pietra è la presenza all’interno dei cristalli di due minerali, ovvero l’ematite e il rutilo. È solo grazie a loro se il corindone arriva a tingersi di un blu così intenso tanto da affascinare tutti noi da ormai migliaia di anni!
Una caratteristica molto interessante, soprattutto per chi si occupa della creazione di gioielli, è che quando queste inclusioni si orientano in un modo molto particolare danno vita ad un fenomeno noto come asterismo, un effetto ottico che crea un riflesso a forma di stella a sei raggi. Inutile dire che esemplari di questo tipo sono molto rari e molto, molto preziosi.
Dove si trovano i principali giacimenti di pietre zaffiro?
Nel corso della storia, abbiamo tracce della pietra zaffiro praticamente in tutto il mondo, sia sotto forma di antichi gioielli che di riferimenti all’interno di testimonianze e racconti; tutto ciò è un importante indicatore di come sia possibile trovare questa pietra in tante zone diverse del nostro pianeta.
Tuttavia, ci sono delle zone che sono particolarmente conosciute per i loro zaffiri; tra queste ci sono l’Australia, la Thailandia, l’India, il Madagascar e, ovviamente, lo Sri Lanka. Perché diciamo “ovviamente”? Ma semplicemente perché è proprio da questa piccola isola dell’Oceano Indiano che arrivano non solo alcune delle varietà più prestigiose e rare, ma anche alcune delle pietre più spettacolari per colore e dimensione. In Sri Lanka, infatti, è stata estratta la famosa Star of India, il più grande zaffiro blu stellato al mondo che oggi è possibile ammirare presso il museo di storia naturale di New York.
Un cielo color dello zaffiro: la pietra blu nelle leggende di tante culture diverse
La leggenda forse più conosciuta che ha per protagonista il nostro zaffiro è quella di origine persiana secondo cui la Terra poggerebbe su una gigantesca pietra blu, il cui riflesso darebbe colore al cielo. Sempre nell’antica Persia veniva narrata una favola diventata oggi molto famosa perché da essa ha avuto origine il termine serendipità: in essa si racconta la storia dei tre principi di Serendip – così veniva chiamato un tempo lo Sri Lanka – che esplorando il mondo, per caso si ritrovano circondati da bellezze e ricchezze inimmaginabili, tra cui anche gli zaffiri.
Tuttavia, forse il racconto fantastico sullo zaffiro più interessante è quello che riguarda le origini del suo nome. Ancora oggi, gli esperti propongono diverse etimologie, una più affascinante dell’altra; molto accreditata, per esempio, è quella che ci riporta all’antica Grecia e al termine sappheiros, aggettivo che significa “blu”. Un’altra opzione presa in considerazione dagli esperti è quella che collega “zaffiro” al sanscrito, lingua in cui il possibile etimo è legato alla parola sanipriya ovvero dedicata a Saturno.
Curiosità sullo zaffiro
La principessa Lady Diana scelse come anello di fidanzamento proprio uno zaffiro contornato da preziosi diamanti. Lo stesso anello fu poi regalato ala duchessa di Cambridge Kate Middleton nel 2010 dal principe William.
Le proprietà attribuite alla pietra preziosa zaffiro
Fin dall’antichità si pensa che lo zaffiro sia una potente fonte di protezione e purificazione, non a caso le famiglie più potenti del mondo classico usavano indossarlo per tenere lontano ogni tipo di pericolo. Questa tradizione è arrivata fino a noi, tanto che spesso viene consigliata per allontanare i pensieri e le energie negative.
In questo senso, un uso molto interessante di questa pietra è quello che se ne fa negli spazi di lavoro come gli uffici per equilibrare le energie ed assicurarsi un ambiente positivo in cui collaborare in armonia. Si pensa, inoltre, che lo zaffiro aiuti ad aumentare la creatività e l’autocontrollo, due caratteristiche che è certamente bene coltivare sul posto di lavoro.
Insomma, sembra proprio che una visita alla Gioielleria Rampoldi di Saronno potrebbe regalarvi molto più di un bellissimo gioiello! Se siete interessati a scoprire tutte le nostre proposte realizzate con questa pietra blu, non vi resta che raggiungerci!
Alla scoperta dei segreti dello zaffiro, la pietra di settembre
Bentornati al nostro appuntamento con le pietre più belle utilizzate in gioielleria! Anche oggi vorremmo approfittare di questo spazio per illustrarvi le caratteristiche e le curiosità di una delle pietre preziose più famose al mondo proprio come abbiamo già fatto con l’acquamarina e il corallo. A settembre non potevamo che parlare della pietra associata a questo mese: lo zaffiro.
Lo zaffiro, grazie alle sue intense sfumature blu e la sua incredibile brillantezza, viene da molti considerato come la pietra preziosa colorata per eccellenza; non è certo un caso, se esso viene utilizzato per la creazione di alcuni dei più preziosi gioielli che si possano trovare nelle vetrine di una gioielleria.
Nel corso della sua storia, la famiglia Rampoldi ha lavorato con dei bellissimi esemplari di zaffiro e oggi vorremmo condividere tutto quello che abbiamo imparato in questi anni con voi. Se siete curiosi di scoprire quali misteri e proprietà benefiche si nascondono dietro il blu di questa pietra tanto amata dalle famiglie reali di tutto il mondo, non vi resta che continuare a leggere!
Da dove viene un colore così intenso? Le risposte della chimica
Come sempre, dobbiamo dire grazie alla chimica per la possibilità di ammirare una pietra tanto bella come lo zaffiro. In termini scientifici, infatti, si tratta di un particolare ossido di alluminio noto come corindone che a seconda della presenza al suo interno di impurità di diversa natura presenta una colorazione differente. Forse non tutti lo sanno, ma anche il rubino – la pietra rossa per eccellenza – è una varietà di corindone proprio come lo zaffiro!
Ma da cosa è causata la tipica colorazione tra il blu e l’azzurro tipica dello zaffiro? A dare vita alle magiche sfumature di questa pietra è la presenza all’interno dei cristalli di due minerali, ovvero l’ematite e il rutilo. È solo grazie a loro se il corindone arriva a tingersi di un blu così intenso tanto da affascinare tutti noi da ormai migliaia di anni!
Una caratteristica molto interessante, soprattutto per chi si occupa della creazione di gioielli, è che quando queste inclusioni si orientano in un modo molto particolare danno vita ad un fenomeno noto come asterismo, un effetto ottico che crea un riflesso a forma di stella a sei raggi. Inutile dire che esemplari di questo tipo sono molto rari e molto, molto preziosi.
Dove si trovano i principali giacimenti di pietre zaffiro?
Nel corso della storia, abbiamo tracce della pietra zaffiro praticamente in tutto il mondo, sia sotto forma di antichi gioielli che di riferimenti all’interno di testimonianze e racconti; tutto ciò è un importante indicatore di come sia possibile trovare questa pietra in tante zone diverse del nostro pianeta.
Tuttavia, ci sono delle zone che sono particolarmente conosciute per i loro zaffiri; tra queste ci sono l’Australia, la Thailandia, l’India, il Madagascar e, ovviamente, lo Sri Lanka. Perché diciamo “ovviamente”? Ma semplicemente perché è proprio da questa piccola isola dell’Oceano Indiano che arrivano non solo alcune delle varietà più prestigiose e rare, ma anche alcune delle pietre più spettacolari per colore e dimensione. In Sri Lanka, infatti, è stata estratta la famosa Star of India, il più grande zaffiro blu stellato al mondo che oggi è possibile ammirare presso il museo di storia naturale di New York.
Un cielo color dello zaffiro: la pietra blu nelle leggende di tante culture diverse
La leggenda forse più conosciuta che ha per protagonista il nostro zaffiro è quella di origine persiana secondo cui la Terra poggerebbe su una gigantesca pietra blu, il cui riflesso darebbe colore al cielo. Sempre nell’antica Persia veniva narrata una favola diventata oggi molto famosa perché da essa ha avuto origine il termine serendipità: in essa si racconta la storia dei tre principi di Serendip – così veniva chiamato un tempo lo Sri Lanka – che esplorando il mondo, per caso si ritrovano circondati da bellezze e ricchezze inimmaginabili, tra cui anche gli zaffiri.
Tuttavia, forse il racconto fantastico sullo zaffiro più interessante è quello che riguarda le origini del suo nome. Ancora oggi, gli esperti propongono diverse etimologie, una più affascinante dell’altra; molto accreditata, per esempio, è quella che ci riporta all’antica Grecia e al termine sappheiros, aggettivo che significa “blu”. Un’altra opzione presa in considerazione dagli esperti è quella che collega “zaffiro” al sanscrito, lingua in cui il possibile etimo è legato alla parola sanipriya ovvero dedicata a Saturno.
Curiosità sullo zaffiro
La principessa Lady Diana scelse come anello di fidanzamento proprio uno zaffiro contornato da preziosi diamanti. Lo stesso anello fu poi regalato ala duchessa di Cambridge Kate Middleton nel 2010 dal principe William.
Le proprietà attribuite alla pietra preziosa zaffiro
Fin dall’antichità si pensa che lo zaffiro sia una potente fonte di protezione e purificazione, non a caso le famiglie più potenti del mondo classico usavano indossarlo per tenere lontano ogni tipo di pericolo. Questa tradizione è arrivata fino a noi, tanto che spesso viene consigliata per allontanare i pensieri e le energie negative.
In questo senso, un uso molto interessante di questa pietra è quello che se ne fa negli spazi di lavoro come gli uffici per equilibrare le energie ed assicurarsi un ambiente positivo in cui collaborare in armonia. Si pensa, inoltre, che lo zaffiro aiuti ad aumentare la creatività e l’autocontrollo, due caratteristiche che è certamente bene coltivare sul posto di lavoro.
Insomma, sembra proprio che una visita alla Gioielleria Rampoldi di Saronno potrebbe regalarvi molto più di un bellissimo gioiello! Se siete interessati a scoprire tutte le nostre proposte realizzate con questa pietra blu, non vi resta che raggiungerci!